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La storia dei pallet (prima parte)


Abbiamo ormai capito che esiste una fondamentale differenza tra pallet e pellet: i primi sono imballaggi usati per il trasporto di merci, il secondo è un combustibile usato per riscaldare gli ambienti.
Ma come nascono i pallet? E quale è stata la loro evoluzione nella storia?
Per rispondere a queste domande iniziamo oggi a raccontarvi il percorso evolutivo degli imballaggi più usati per il trasporto e la movimentazione delle merci.
I pallet sono nati per uso militare, divenendo ben presto il perno della logistica internazionale e rivoluzionando il settore della movimentazione delle merci. Lunga più di 70 anni, la loro storia ripercorre l’evoluzione dei traffici commerciali e consente di cogliere l’incredibile portata di quell’idea americana che non solo ha portato profondi cambiamenti negli spostamenti mondiali, ma negli anni, ha permesso anche una forte riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.
Fulcro della logistica internazionale, il pallet in legno è un’attrezzatura utilizzata per l’appoggio di vari tipi di materiali destinati ad essere trasportati, distribuiti ed immagazzinati. Conosciuto anche con il nome di bancale, da oltre 70 anni è uno strumento assolutamente indispensabile nel settore della movimentazione delle merci, poiché mobilita il 90% degli articoli destinati ai mercati di tutto il mondo.  
Ma procediamo con ordine: la nascita dei pallet risale alla Seconda Guerra Mondiale e il merito di questa invenzione fu dei soldati americani che scoprirono che appoggiare le merci, da trasportare in Europa, su piattaforme in legno agevolava notevolmente le operazioni di movimentazione dei materiali. Il trasferimento dell’idea dal campo militare a quello civile è stato una naturale conseguenza di tale scoperta in tempo di pace. Conseguenza favorita dai numerosi vantaggi che queste indispensabili piattaforme d’appoggio conferiscono al settore della movimentazione.
Le tavole in legno, sopraelevate mediante dei “piedini” (blocchetti di legno) posti alla base delle tavole stesse e provviste di apposite feritoie per poter essere sollevate con i carrelli elevatori, consentono, infatti, non solo un notevole risparmio di tempo nei trasferimenti di grandi quantità di merci, ma permettono anche l’isolamento dei materiali dal suolo o dal fondo sottostante, con grande riduzione dei danni causati dagli urti o dall’umidità.