I prelievi illegali di legno fanno male alle foreste del mondo: affidarsi a professionisti seri e competenti è un aiuto al pianeta.
C’è voluto un progetto internazionale chiamato “Legal wood” dell’UE per educare al contrasto del fenomeno del legno illegale. Il mercato europeo di legno e prodotti derivati d’origine illegale è, infatti, uno dei maggiori al mondo. Per le foreste del pianeta la quota di prelievi abusivi si aggira fra il 15 e il 30% del totale, pari a un controvalore finanziario di circa 90 miliardi di euro. Fra i partner italiani in prima linea, al fianco dell’Unione Europea, per sensibilizzare e informare gli operatori e le amministrazioni coinvolte nell’applicazione del Regolamento EUTRci sono Conlegno e Etifor.
Per questo oggi più che mai il progetto “Legal wood” basato sulla partecipazione di partner operanti in Italia, Francia, Belgio, Germania, Spagna e Paesi Bassi ha un valore etico fondamentale. “È necessario arginare l’importazione di legno illegale – ha affermato in una intervista Jakob Ryding, Project Manager di NEPCon, realtà che coordina il progetto -. L’importazione di legno non controllato, sintomatica di forti carenze conoscitive, può esporre gli operatori a specifiche sanzioni. Il progetto LIFE “Legal Wood”, che coinvolge vari Paesi, intende aumentare la consapevolezza in questo campo attraverso la realizzazione di seminari e altri strumenti informativi gratuiti, volti ad attenuare significativamente l’approvvigionamento di legno illegale.”
Il progetto LIFE “Legal wood” coinvolgerà direttamente gli operatori europei addetti alla produzione, importazione e vendita di legno e prodotti derivati (mobili, imballaggi, ecc.).