Quando apparvero anche in Italia le prime stufe a pellet (nei primi anni ’90) il materiale combustibile che usavano era per lo più scarto di lavorazioni e quindi segatura di mobili o corteccia di alberi. Insomma non si trattava certo di pellet di qualità come quello di abete bianco che, ad esempio, potete trovare da noi di Imballaggi Valpantena: eravamo davvero agli albori di quella che si sarebbe poi rivelata una tecnologia di riscaldamento assolutamente innovativa e conveniente.
Le cose andavano diversamente in Austria, paese in cui l’idea di pellettizzare segatura di legno venne accolta come manna dal cielo dai produttori di legname che si misero subito all’opera mettendo in commercio i primi sacchi di pellet. Per la cronaca: il primo sacco di pellet venduto si chiamava Holz Pellet.